Colombia:
i popoli indigeni chiedono lo stazionamento dei caschi blu dell'ONU!
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Bolzano, Göttingen, 3.7.2001

Parte del territorio degli U'wa in Colombia L’organizzazione nazionale degli indigeni della Colombia ONIC (Organización Nacional Indigena de Colombia) ha dichiarato di essere favorevole allo stazionamento dei caschi blu dell’ONU sul proprio territorio. L’ONIC ha dichiarato all’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) di non nutrire più nessuna speranza sul fatto che le comunità indigene possano ottenere protezione dalle forze dell’ordine nazionali. Solo nella scorsa settimana tre rappresentanti degli indigeni colombiani sono stati uccisi dai paramilitari e dalla guerriglia della FARC.

In questi giorni l’APM ha chiesto inutilmente al presidente colombiano di far intervenire con decisione le istituzioni statali. “Apparentemente il governo non ha nessun interesse a proteggere gli indigeni dalle pesanti violazioni dei diritti umani a cui sono sottoposti”, ha criticato Theodor Rathgeber, esperto dell’APM per le questioni indigene. “Per lo svolgimento della Coppa America, il presidente Pastrana ha voluto assicurare tutte le immaginabili misure di sicurezza. Invece per un rappresentante degli Embera, portato via con la forza una settimana fa e finora scomparso, il governo non ha mostrato nessun interesse. Se n’è interessata invece un’organizzazione canadese che ha promesso 10.000 dollari a chi potesse dare notizie sul luogo in cui si trova il rappresentante Embera.”

In Colombia vivono circa 700.000 indigeni. Essi si trovano ogni giorno più nel fuoco incrociato dell’esercito, delle bande paramilitari e della guerriglia delle FARC. Negli scorsi 15 anni, 600 rappresentanti degli indigeni sono stati uccisi da tutte le parti armate in conflitto.

Vedi anche www.gfbv.it/2c-stampa/01-2/010627it.html
 

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