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Fine dell'odissea dell'autrice di "Sklavin" (schiava)

Il Governo britannico rivede la sentenza di espulsione dell'ex schiava sudanese

Bolzano, Göttingen, 12. Novembre 2002

'Sklavin' (Schiava), di Mende NazerIl Ministero degli Interni britannico ha deciso di rivedere la sentenza di respingimento della richiesta di asilo dell'ex schiava sudanese Mende Nazer. Il Ministro per l'immigrazione Beverley Hughes ha scritto ieri una lettera alla vicepresidente della Camera dei Lord, la baronessa Caroline Cox, che avrebbe informato della decisione gli avvocati della signora Nazer di non dover più temere per l'espulsione verso la morte sicura. A questo risultato si è arrivati sicuramente grazie all'impegno delle lettrici e dei lettori di "Sklavin", l'autobiografia della 22enne Nuba. Nelle ultime due settimane in migliaia hanno aderito alla campagna di protesta dell'APM, inviando e-mail alla Regina Elisabetta, al Ministro degli Interni britannico David Blunkett e al Ministro degli Interni tedesco Otto Schily. Il Ministero degli Interni britannico ha motivato la revisione del procedimento di espulsione con il fatto che la pubblicazione del libro della Nazer in Germania ha portato nuovi elementi di valutazione. Il 10 ottobre del 2002 le autorità britanniche avevano respinto la richiesta di asilo politico dell'ex schiava sudanese, che era riuscita a scappare dai suoi "padroni" nel settembre 2000.

La scrittrice ed ex schiava Mende Nazer Una settimana fa l'Associazione per i popoli minacciati aveva organizzato una manifestazione davanti all'Ambasciata britannica a Berlino per protestare contro la decisione di espellere Mende Nazer in Sudan, e contemporaneamente aveva inviato una petizione al Ministro degli Interni Blunkett. Nella lettera a Blunkett l'APM aveva criticato il respingimento della domanda di asilo in quanto privo di motivazioni. Nella sua lettera di ieri, il Ministro per l'immigrazione Hughes ha ammesso di essere stata informata dai suoi collaboratori che il respingimento non aveva tenuto conto in modo soddifacente della situazione politica in Sudan.

Nella sua autobiografia recentemente pubblicata in Germania (con il titolo di "Sklavin") Mende Nazer, descrive il suo calvario. Dopo essere stata rapita ancora tredicenne dalle milizie arabe dal suo villaggio nelle montagne nuba, era stata ridotta in schiavitù. Le milizie arabe erano armate direttamnete dall'esercito sudanese. La ragazza era stata costretta a lavorare per Nordsudanesi benestanti in stato di schiavitù. Infine con documenti falsi era stata portata a Londra da un diplomatico sudanese come domestica ai lavorio forzati e da lì era riuscita a scappare nel settembre 2000. Finora la sua autobiografia non è ancora stata pubblicata in Gran Bretagna, poichè il diplomatico sudanese aveva minacciato di opporsi alla pubblicazione con tutti i mezzi giuridici a sua disposizione.


Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/02-3/021104it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/02-3/020919it.html | www.gfbv.it/3dossier/asia/afghan/terror-it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/01-3/010907it.html
* www: www.mendenazer.org | www.gurtong.net | www.sudan.net | www.sudanslaves.org
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Ultimo agg.: 12.11.2002 | Copyright | Motore di ricerca | URL: www.gfbv.it/2c-stampa/02-3/021112it.html | WEBdesign, Info: M. di Vieste
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