10 anni dell’Alleanza per il Clima per i diritti dei popoli indigeni
Anche l'Alleanza per il Clima in Italia deve continuare con l'impegno per garantire i diritti dei popoli indigeni
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Bolzano, 7.6.2000

L'assemblea annuale dell’Alleanza per il Clima che si è tenuta a Bolzano dal 16 al 18 maggio 2000 si è impegnata con la “Dichiarazione di Bolzano” a sollecitare gli Stati dell’Europa Occidentale a sottoscrivere e ratificare la Convenzione n° 169 dell’ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro), come fatto finora soltanto da Danimarca, Norvegia e dai Paesi Bassi. Questa convenzione, che consta di 44 articoli, non prescrive soltanto la piena parità degli appartenenti ai popoli indigeni nel mondo del lavoro, ma fissa anche specifici diritti fondiari, nonché il diritto al proprio territorio, al proprio stile di vita, alla propria cultura ed alla propria lingua.

Purtroppo il Governo italiano ha recentemente dichiarato la propria contrarietà ad ogni regolamento giuridico che preveda i diritti degli indigeni. L'Italia ha per esempio impedito l'approvazione di una dichiarazione comune dell'Unione Europea sulla biodiversità con la motivazione che in Europa non  vi sarebbero popoli indigeni (vedi Comunicato stampa del 30 maggio 2000). L'APM solleciterà perciò l'Assemblea Annuale dei 60 Comuni italiani (55 dei quali appartengono alla Provincia di Bolzano), affinché sollecitino il Governo di Roma ad assumere una posizione più favorevole ai popoli indigeni.

È deplorevole il fatto che l'Alleanza per il Clima, nella sua "Dichiarazione di Bolzano", non abbia sollecitato gli Stati membri dell'Unione Europea a far sì che le Nazioni Unite approvino una “Dichiarazione dei diritti dei popoli indigeni” che completi la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo in forma di una convenzione, vincolante sul piano giuridico. Si tratterebbe di una sorta di risarcimento per le sofferenze inflitte ai popoli indigeni. Un risarcimento che concluderebbe con successo il decennio dedicato dalle Nazioni Unite ai popoli indigeni (1994-2004).

L’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) chiederà pertanto ai Comuni italiani membri dell’Alleanza per il Clima che la “Dichiarazione di Bolzano” sia completata con le seguenti indicazioni:

1) Ratifica ed applicazione da parte dell'Italia, degli Stati UE, e dell'Unione stessa, della Convenzione ILO n° 169, come consigliato nel 1994 dal Parlamento Europeo;
2) Inserimento dei diritti dei popoli indigeni nella politica dei trattati dell’Unione Europea, come previsto in un documento di lavoro della Commissione Europea dell’anno 1997;
3) Creazione di un punto di coordinamento per i popoli indigeni all’interno della Commissione Europea, come sollecitato dal Parlamento Europeo e promesso dalla stessa Commissione;
4) Gli Stati UE devono premere sull’ONU affinché la Dichiarazione sui Diritti dei Popoli Indigeni elaborata dal Working Group for Indigenous Peoples sia approvata in forma di convenzione internazionale.

Vedi anche la "Dichiarazione di Bolzano" dell'Alleanza per il Clima in inglese (file PDF)
 

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