Appello
al Ministro degli Esteri, On. Lamberto Dini
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l’Associazione per i popoli minacciati (APM) è molto preoccupata per la situazione in Papua occidentale, la regione più orientale dell’Indonesia. Il dramma di Timor Est potrebbe ripetersi se la Comunità internazionale non prenderà posizione in tempi brevi. Il Ministro per la sicurezza indonesiano Susilo Yudhoyono aveva annunciato che avrebbe contrastato con la forza manifestazioni per l’anniversario della proclamazione d’indipendenza dei territori dei Papua. Temiamo inoltre che ci siano nuovi scontri tra milizie pro-indonesiane e popolazione civile papuasa.
Dall’inizio di ottobre sono già stati commessi più di 40 omicidi con motivazioni politiche. L’APM si appella a lei perché si impegni per favorire l’immediata liberazione dei leader papuasi attualmente in prigione, poiché il loro fermo non può che produrre un aumento della violenza. L’APM è rammaricata dal fatto che i governi europei, nonostante gli innumerevoli appelli, poco abbiano finora fatto per prevenire il conflitto. A questo punto si dovrebbe quantomeno impedire un ulteriore incremento della violenza. Alla luce della crescente repressione delle Forze di Sicurezza indonesiane, ci appelliamo a lei perché si impegni per promuovere l’invio di osservatori dell’UE in Papua occidentale. Inoltre bisogna sostenere con urgenza il governo indonesiano nella creazione di un potere giudiziario indipendente che riesca a metter fine al potere arbitrario dei militari e dei gruppi paramilitari.
Le autorità indonesiane hanno decretato mercoledì scorso l’arresto di entrambi i leader papuasi Theys Eluay e Thaha Al Hamid con l’accusa i alto tradimento. Altri importanti rappresentanti del popolo dei Papua, su informazioni del Capo della Polizia della provincia, il Generale di Brigata Syvanus Yulian Wenas, sono ancora ricercati dalle Forze di Sicurezza. I seguaci dei leader arrestati hanno già minacciato di compiere attacchi ai coloni indonesiani se i loro leader non saranno immediatamente rilasciati. Gli arrestati sono parte di azioni di intimidazione delle forze di sicurezza indonesiane che oggi stanno continuando con una marcia spettacolare con centinaia di soldati e poliziotti nelle strade della capitale Jayapura. Le Forze di Sicurezza sono state affiancate da circa 7.000 miliziani che partecipano attivamente, come anche a Timor Est, alle intimidazioni.
Da quasi 40 anni i circa
2 milioni di Papuasi si impegnano per l’indipendenza della loro terra.
Secondo le stime di organizzazioni per i diritti umani circa 150.000 Papuasi
dalla fine della sovranità coloniale olandese sono stati vittime
del terrore indonesiano. .
Vedi anche:
Diritti umani per Timor Est: pretese e realtà della politica europea |
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