INVITO ALLA CONFERENZA STAMPA
I dossier provano le violazioni russe in Cecenia!
L'OSCE deve condannare i crimini di guerra russi
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Bolzano, Istanbul, 17.11.1999

Con il pretesto della lotta al terrorismo, le truppe russe bombardano quotidianamente e distruggono sistematicamente villaggi ceceni. 400.000 persone (su una popolazione di 800.000) sono in fuga. Obiettivi civili come ospedali, mercati all'aperto e convogli di rifugiati sono stati attaccati. Alla frontiera i profughi vengono regolarmente derubati dai soldati russi e le frontiere sono state praticamente sigillate.

Fino ad oggi i crimini russi in Cecenia non sono stati chiamati per nome: essi sono in realtà la continuazione del genocidio prima sovietico e poi russo attuato contro i Ceceni nel 1944 e dal 1994 al 1996.

La convenzione ONU contro il genocidio del 1948 definisce il genocidio come “una serie di azioni, messe in atto con l’intenzione di eliminare del tutto o in parte un gruppo nazionale in quanto tale”, tramite “l’imposizione intenzionale di condizioni di vita tali da produrre la distruzione fisica di tutto o parte del gruppo nazionale.”  La guerra russa in Cecenia non può nemmeno essere definita una questione interna: nel 1997 l'OSCE organizzo le elezioni democratiche che elessero Aslan Maskhadov presidente. Fino ad oggi l'OSCE non si è ancora pronunciata contro il tentativo russo di genocidio.

L'APM internazionale chiede all'OSCE una determinata e chiara condanna dei bombardamenti della Russia sulla Cecenia. In questo senso l'APM si è rivolta direttamente al Governo italiano e tedesco perchè nel verrtice di domani ad Istanbul venga presa una posizione inconfutabile di condanna verso la Russia.

Domani l'APM presenterà un dettagliato dossier sui crimini di guerra russi in Cecenia dall'agosto 1999 presso il Centro delle ONG a Istanbul (Hilton Convention Centre) dalle 11.00 alle 11.30.

Per ulteriori informazioni si può contattare (in tedesco ed inglese) Andreas Selmeci +49.173.2710770
 

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