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Vertice a Ginevra del Consiglio dei Diritti Umani dell'ONU (3-28 marzo 2008)

I diritti umani ridotti a terreno di gioco per interessi di potere - Il Consiglio non può tacere sulle violazioni dei diritti umani in Cina, Russia e Darfur!

Bolzano, Göttingen, Ginevra, 3 marzo 2008

Sede ONU a Ginevra. In occasione del settimo vertice a Ginevra del Consiglio per i Diritti Umani dell'ONU (3-28 marzo 2008), il più importante per quest'anno, l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) critica il fatto che l'ordine del giorno del vertice non preveda alcun dibattito sulle pesanti violazioni dei diritti umani commessi in Cina e in Russia. Il Consiglio per i Diritti Umani dell'ONU perde qualsiasi credibilità fintanto che continua a tacere su queste violazioni per riguardo alle superpotenze. Il Consiglio dell'ONU mostra già tutta la sua debolezza per come ha trattato finora il genocidio in corso in Darfur / Sudan. A causa della resistenza messa in atto da molti paesi africani e islamici qualsiasi tentativo di condanna di questo crimine contro l'umanità è finora fallito.

Durante il vertice che inizia oggi e si concluderà il 28 marzo, i paesi africani intendono presentare una risoluzione che di fatto mira a minimizzare l'entità del genocidio in corso in Darfur. Considerando i continui attacchi alla popolazione civile compiuti dal governo sudanese, sarebbe gravissimo se il Consiglio per i diritti Umani evitasse di prendere una posizione netta e chiara sulla questione.

Fin dalla sua fondazione nel 2006, il Consiglio dell'ONU non è riuscito a condannare le gravi violazioni dei diritti umani in corso nel Darfur, e ciò nonostante le decine di rapporti delle organizzazioni umanitarie internazionali. Al contrario, dopo la presentazione in marzo 2007 del rapporto della Commissione di inchiesta presieduta dal premio Nobel Jody Williams e incaricata dallo stesso Consiglio di indagare sui crimini commessi in Darfur, il Consiglio per i Diritti Umani dell'ONU non ha saputo fare altro che annullare i risultati dell'inchiesta (che accusavano il governo sudanese dei crimini commessi) e incaricare una nuova commissione. Alla presentazione dei risultati dell'inchiesta della seconda commissione in dicembre 2007, che di fatto ricalcavano quelli della prima commissione, il Consiglio semplicemente ha sciolto anche la seconda commissione d'inchiesta.

Per il settimo vertice del Consiglio per i Diritti Umani dell'ONU, l'APM ha presentato prese di posizione scritte relative alla situazione dei diritti umani in Sudan, Cina, Birmania, Sri Lanka, Somalia e Guatemala. Le prese di posizione scritte su queste gravi violazioni dei diritti umani sono consultabili in (www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080229en.html).


Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2007/070614it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2007/070829it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2007/070829ait.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2007/070829bit.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060630ait.html | www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/dekade-it.html

* www: www2.ohchr.org/english/bodies/hrcouncil/ | www2.ohchr.org/english/issues/indigenous/groups/groups-01.htm | www2.ohchr.org/english/issues/indigenous/groups/groups-02.htm

Ultimo agg.: 3.3.2008 | Copyright | Motore di ricerca | URL: www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080303it.html | XHTML 1.0 / CSS / WAI AAA | WEBdesign: M. di Vieste; E-mail: info@gfbv.it.

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