Logo


In: Home > News > Elezioni parlamentari in India (16 aprile)

Lingue: DEU | ITA


Elezioni parlamentari in India (16 aprile)

I Cristiani in India lamentano gravi irregolarità elettorali

Bolzano, Göttingen, 15 aprile 2009

Una famiglia cristiana in un campo, fuggita da attacchi di estremisti hindu. Foto J. Albert. Una famiglia cristiana in un campo, fuggita da attacchi di estremisti hindu. Foto J. Albert.

La minoranza cristiana dell'India lamenta pesanti penalizzazioni per le elezioni parlamentari del 16 aprile. Oltre 20.000 profughi interni cristiani dello stato federale di Orissa non hanno ricevuto le schede elettorali e sono quindi esclusi dalla partecipazione alle elezioni. Durante le violenze anti-cristiane dell'agosto 2008 più di 50.000 indigeni (Adivasi) cristiani dello stato di Orissa erano stati messi in fuga. Il 16 aprile prende l'avvio la prima di cinque tornate elettorali per il rinnovo del parlamento nazionale (Lok Sabha) ma si voterà anche per il rinnovo del parlamento regionale dello stato federale di Orissa.

Inutilmente i rappresentanti degli Indigeni si erano appellati alle autorità competenti per ottenere un rinvio delle elezioni almeno nello stato di Orissa per dare a tutti i profughi la possibilità di iscriversi nelle liste elettorali e ottenere le schede di voto. L'esclusione dalle elezioni di oltre 20.000 persone appartenenti a una minoranza, mette in cattiva luce il sistema politico indiano che si vanta di rappresentare la maggiore democrazia in Asia.

Con il rifiuto di accogliere la petizione dei profughi, le autorità tentano di creare l'illusione del ritorno alla normalità nella regioni di Kandhamal nello stato di Orissa. Benché nel frattempo la maggior parte dei campi profughi sia stato chiuso, sono pochi gli sfollati che sono veramente tornati a vivere nei propri villaggi. Troppi profughi dell'agosto 2008 sono ancora traumatizzati dalle violenze subite e hanno paura di nuove aggressioni da parte degli Indù radicali.

Le violenze anti-Cristiane si erano scatenate in seguito all'omicidio di un leader indù radicale avvenuto il 23 agosto 2008. I Cristiani di 315 villaggi erano stati cacciati dalle proprie case, 60 persone morirono, furono bruciate e distrutte 151 chiese, saccheggiate e per lo più bruciate 4.640 case.