Dopo il Cermis: basta voli radenti NATO sul territorio Innu in Labrador 
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Bolzano, 17.8. 2000
Dopo la strage del Cermis, causata da un jet USA in volo radente, l’Italia ha temporaneamente sospeso le esercitazioni a bassa quota sul proprio territorio. Questo senso di responsabilità manca però nei confronti delle sofferenze degli indiani Innu del Labrador, causate dalle esercitazioni a bassa quota degli aerei NATO. Nel 1999 l’Italia e quattro altri paesi hanno iniziato un periodo d'addestramento, della durata di 10 anni, nella base aerea canadese di Goose Bay nel Labrador (provincia di Terranova).
Donna Innu

Secondo fonti NATO, il Governo canadese ricava quasi 100 milioni di dollari all'anno concedendo l'uso della propria base a forze armate straniere. Nel giugno '99 il popolo Innu avvertì il Governo italiano delle dispute legali sul Labrador fra la Nazione Innu e Canada. Il Governo italiano, come del resto tutti i paesi NATO, ha scelto di ignorare il problema. Le controversie sono minimizzate nelle posizioni ufficiali della NATO.

I danni ecologici ed umani causati dai voli a bassa quota sono pesanti. Il rumore enorme, violento, paralizza la gente, la disorienta, terrorizza bambini e donne incinte. Le persone anziane si sentono come se il loro cuore si fermasse. Anche le conseguenze sulla vita animale sono pesanti. I fumi dei combustibili degli aerei coprono le acque dei laghi e avvelenano il pesce, e l’insopportabile frastuono terrorizza gli uccelli acquatici, che abbandonano i nidi e le uova. In un allevamento di volpi del New Brunswick, il volo di un jet CF5 in  missione di addestramento spaventò le volpi in maniera talmente grave che le madri divorarono i loro neonati e le volpi incinte abortirono i feti. L'allevatore fu indennizzato. Non così gli Innu.

Il dramma degli Innu cominciò con l'annessione della Terranova britannica al Canada. Nel 1949 questo popolo seminomade, che seguiva in libertà le mandrie di caribù, fu costretto in una riserva e forzato a vivere in abitazioni prive di qualsiasi servizio igienico. I bambini erano messi in scuole dove venivano malmenati se parlavano la propria lingua. Nel 1993 un gruppo di bambini perirono bruciati nel loro tugurio in fiamme. Confinati per la maggioranza dell’anno in squallidi insediamenti, gli Innu possono ritrovare la loro identità solo nelle loro terre, dove possono praticare la vita tradizionale. Sebbene la loro lotta per i diritti territoriali e contro i voli radenti sia sempre stata pacifica, la polizia canadese ha represso con violenza le loro manifestazioni.

Il Governo canadese non ascolta i popoli indigeni. I Paesi NATO, e tra questi, con notevole ipocrisia, anche l'Italia, pur colpita dall'inutile tragedia del Cermis, continuano i voli radenti sopra le teste e le tende degli Innu. Gli Innu del Labrador continuano a morire e a soffrire, la loro vita e la loro identità è rubata ogni volta che un jet tuona sopra di loro. Quando il mondo s'indignerà anche per gli Innu?

Vedi anche il dossier "Quando l’indignazione è un lusso. Continuano i voli radenti della NATO sul territorio Innu in Labrador"

Fonte: Cultural Survival Quarterly
 

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