Al Cancelliere austriaco Wolfgang Schüssel
I Tre Saggi dell'UE e gli Sloveni in Austria
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Bolzano,  18.9.2000

Onorevole Signor Cancelliere,

Può essere un caso, che il Tribunale Amministrativo neghi il riconoscimento del piccolo gruppo linguistico sloveno della Stiria soltanto dopo la presentazione del rapporto dei tre saggi dell'Unione Europea, e della connessa fine delle sanzioni europee all'Austria. Il Tribunale Amministrativo , come già la Corte Costituzionale, ha rifiutato un ricorso dell'Associazione Culturale "Artikel 7" finalizzata all'ingresso degli Sloveni stiriani nella Consulta dei gruppi etnici.

La decisione è stata questa, perché l'Associazione culturale "Artikel 7" ha osato criticare il rapporto dei tre Saggi sulla situazione delle minoranze linguistiche? Che cosa bisogna pensare dell'annuncio, da parte del Governo federale, di una nuova politica per le minoranze, che secondo diversi commentatori sarebbe nata sotto la pressione dell'UE?

Il piccolo gruppo linguistico degli Sloveni di Stiria è citato espressamente nell'art. 7 del Trattato di Stato; ma il Land della Stiria e lo Stato Austriaco si rifiutano di riconoscere il gruppo linguistico sloveno. Un gruppo di studiosi ha indicato due anni fa in circa 2.000 il numero dei germanofoni di Slovenia. Molti altri cittadini sloveni di origine austriaca esitano ancora a mostrare la propria identità, a causa delle persecuzioni del passato (eccidi ed espulsioni dopo la seconda guerra mondiale) e per l'ostilità ancor oggi presente.

Signor Cancelliere, con una nuova politica a favore delle minoranze slovene di Stiria, ed anche di Carinzia, Lei può dare un taglio netto rispetto al passato. Dopo la prima guerra mondiale, mentre il Terzo Reich tentava di "de-slovenizzare" la Carinzia con "trasferimenti" di popolazione e veri e propri massacri, i Tedeschi di Slovenia furono discriminati e vessati. In seguito i partigiani di Tito massacrarono i Tedeschi di Slovenia.

Riconosca, alla luce di questa drammatica storia, gli Sloveni di Stiria. Quarantacinque anni dopo il Trattato di Stato è venuto il tempo in cui un Governo austriaco prenda sul serio il suo art. 7. Il riconoscimento degli Sloveni di Stiria non spetta al Tribunale amministrativo. È compito del Governo e del Parlamento, i quali hanno il dovere di tradurre in testi legislativi tale riconoscimento. Col riconoscimento si spianerebbe la via al dialogo ed alla distensione fra i due popoli lungo il confine austro-sloveno; come anche fra la maggioranza germanofona e la minoranza slovena, in Carinzia ed in Stiria.

Onorevole signor Cancelliere, con il riconoscimento a lungo negato degli Sloveni della Stiria Lei potrebbe fermare la politica dell'assimilazione condotta finora. Sarebbe questo un segnale di rinuncia ad una politica controversa e miope come quella dell'ex-presidente del Land della Stiria Josef Krainer, che liquidava i propri conterranei sloveni definendoli un'insignificante "manciata" di persone.
 

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