Dopo la scarcerazione di politici kurdi
L’Associazione per i popoli minacciati chiede alla Turchia l’amnistia per tutti i detenuti politici
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Bolzano, 13 luglio 1999
Dopo la scarcerazione di Murat Bozlak, presidente del Partito Dremocratico Popolare HADEP e di sei membri del suo partito dalle carceri turche l’Associazione per i popoli minacciati (APM) ha chiesto una amnistia generale per tutti i detenuti politici della Turchia. Nella Turchia fino a 10.000 persone sono tenute prigioniere per motivi politici. La maggior parte di loro sono Kurdi. Molti sono stati condannati a lunghe pene detentive, perchè si sono impegnati per diritti fondamentali come libertà di opinione o di riunione oppure per i  diritti dei Kurdi. La Corte di Giustizia Europea per i diritti umani giovedì scorso ha condannato la Turchia per 15 casi di violazione di diritti fondamentali e al risarcimento dei danni per le parti lese.

La scarcerazione di qualche detenuto politico è assolutamente effimera se il Governo turco non subisce altre conseguenze in seguito a questa condanna. Bozlak è stato arrestato con altri 46 Kurdi il febbraio 1999, perchè avevano protestato in modo nonviolento contro la cattura del presidente del PKK, Abdullah Öcalan, in Italia e rischiava una pena detentiva di 7 anni e mezzo. Secondo il giornale turco Hürriyet i 7 detenuti politici - tra di loro il vice-presidente dell’HADEP, il sindaco della città di Agri e altri 4 membri del direttivo - sono stati scarcerati lunedì, gli altri 40 si trovano ancora in prigione.

Per motivi politici restano ancora in carcere Akin Berdal, presidente del movimento per i diritti umani turco, e l’ex deputata kurda del Parlamento turco, Leyla Zana. Il processo contro Naif Günes, ex-deputato kurdo del partito democratico DEP, vietato dal 1994, inizierà oggi. Il padre di sei bambini si deve giustificare per “l’appartenenza a una masnada armata”, sebbene si è sempre distanziato dal PKK. Per questo è stato anche avversato e rischia una pena detentiva di 15 anni. A Grünes è stato concesso l’asilo politico in Germania, ma volendo entrare in Turchia l’11 febbraio 1999 è stato fermato nell’aeroporto di Ankara.
 

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