Lettera aperta ad Ennio Chiodi, direttore del TG3
La Rai e le minoranze
Appello per la realizzazione di una rete multilingue nel rispetto delle minoranze
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Bolzano, 8.11.1999

L'Associazione per i popoli minacciati si schiera con l'Osservatore minoranze dell'UsigRai e chiede che la Rai realizzi una rete regionale con palinsesti in tutte le lingue minoritarie d'Italia. Tale richiesta è stata avanzata già diverse volte, e ha trovato grande interesse in Ennio Chiodi, che ha proposto nel suo piano editoriale un progetto che va nella direzione giusta.

Nella realtà sembra però che la Rai si muova con grande lentezza, in modo che di una Rai multilingue non c'è ancora traccia. Poco propensa ad impegnarsi per le minoranze è anche l'UsigRai.

Come primo passo per la realizzazione di una rete plurilingue proponiamo, per l'ennesima volta, uno hearing dei vertici della RAI e degli esponenti della maggioranza parlamentare con rappresentanti delle minoranze linguistiche. C'è inoltre l'assoluta necessità di un incaricato speciale per le minoranze linguistiche che sia indipendente dai frequenti cambiamenti di governi e ministri o dai cambiamenti ai vertici della RAI; solo così gli sarà possibile svolgere un lavoro continuativo, indispensabile per la istituzione e la gestione di una rete plurilingue.

È tuttora irrisolta, nonostante frequenti appelli, la situazione della Rai ladina a Bolzano. La redazione ladina dipende dal caporedattore italiano; ma come fa un caporedattore che non parla e non capisce la lingua dei suoi giornalisti a giudicare sul loro lavoro, come fa a giudicare la realtà che questi giornalisti affrontano? La Rai di Aosta pure da anni è in uno stato che è ai limiti dell'assurdità. Infatti mancano programmi televisivi in lingua francese, sebbene questi siano previsti dalla convenzione.
Chiediamo il suo impegno per migliorare tale situazione.

Fiduciosi nella Sua sensibilità e disponibilità

Osservatore minonraze UsigRai
Associazione per i popoli minacciati

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