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SOS Lubicon

Gli Indiani Cree della provincia canadese dell'Alberta cercano solidarietà in Sudtirolo

Bolzano, 23 novembre 2005

Il campo petrolifero della Norcen (Foto: Gérard Pleynet) I Cree del Lubicon-Lake hanno usufruito dell'udienza davanti alla Commissione dei Diritti Umani dell'ONU, avuta a metà ottobre a Ginevra, per portare avanti le proprie istanze. La maggiore minaccia sembra arrivare ai Cree dall'intransigenza della ditta Deep Well Oil & Gas (DWOG), che insieme ad altre ditte vorrebbe realizzare 500 postazioni di estrazione di petrolio derivante da sabbie bituminose. La DWOG si era procurata i necessari diritti di estrazione grazie a dei raffinati trucchi burocratici.

Nonostante risultino ancora irrisolte le questioni legate alla proprietà del terreno, le autorità hanno rilasciato i diritti di estrazione. Prima della corsa alla sabbia bituminosa il territorio dei Cree presso il Lubicon-Lake era già stato invaso dalle cartiere. Il disboscamento selvaggio ha lasciato dietro di sé un territorio devastato e senza alberi. Durante la loro visita in Sudtirolo (fine ottobre), i Lubicon-Cree hanno informato l'assessore provinciale all'ambiente Michl Laimer, il rappresentante dell'Alleanza internazionale per il Suolo Walter Huber e Norbert Lantschner dell'Alleanza per il Clima del disastroso sviluppo in corso nel loro territorio. In seguito l'assessore Laimer ha offerto ai Cree il proprio sostegno, e in occasione della Conferenza per il Clima dell'ONU in Canada il Sudtirolo rimarcherà la situazione dei Lubicon Cree.

Il disboscamento e la programmata estrazione di sabbia bituminosa (una produzione giornaliera di 1,5 milioni di litri di crudo necessita di 18.000 metri cubi di acqua e inquina le falde) avrà i suoi effetti sul clima. La distruzione dei boschi e del suolo, l'inquinamento delle falde acquifere e la vasta iniezione di vapori bollenti nel sottosuolo comporteranno per i Cree la perdita della propria patria e casa.

Lettera al pirata della sabbia bituminosa David Perez in California
I Lubicon chiedono ai propri sostenitori in Europa di inviare la seguente lettera a David Perez, Board Chairman, Chief Operating Officer e principale investitore della ditta Surge Global Energy. Il seguente testo è di fatto una proposta. Preghiamo di inviare una copia delle lettere inviate al Gruppo d'Azione Indiani & Diritti umani in modo che possano essere consegnate anche ai Lubicon Cree.

David Perez, COO and Chair, Surge Global Energy
Suite 410, 12220 EI Camino Real - San Diego, CA 92130 - USA
Fax 001/858-104-5011, E-Mail: davld@surgeglobalenergy.com

Dear Mr. Perez,
Information provided by European organizations in support of the Lubicon Lake Indian Nation in northern Alberta indicates that your company Surge Global Energy is involved in major tarsands projects within unceded Lubicon territory. It is also known that your company is collaborating with Deep Well Oil and Gas a company who failed to consult with the Lubicon Cree or its members prior to the start 0./ this joint project by Deep Well and Surge.

You should be advised that the struggle if the Lubicon Lake Indian Nation is widely known and very well documented within the European Union and with the United Nations Human Rights Committee in Geneva. Canada and subsequently the Province if Alberta have been found in violation of the human rights of the Lubicon Cree regarding the destruction if their livelihood, culture and environment. The UN committee deemed negotiations to be an appropriate remedy JOr the complaints if the Lubicon Lake Indian Nation.

As you are very well aware there are no substantial and meaningful negotiations taiking place between Canada, Alberta and the Lubicon Cree. Using permits, licenses and procedures set up to facilitate access to unceded Lubicon resources, destruction if Lubicon traplines, expropriation of Lubicon resources, damage to the Lubicon environment in this case puts your company in line with both levels if Canadian government, because you are taking advantage if an unsettled land rights dispute. Therefore demand that all activities by your company should be stopped until the Lubicon either reach an acceptable land rights settlement with the Canadian government or- at least - consent to planned activities by your company prior to their actual start within unceded Lubicon territory.

Yours sincerely


Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2005/051021ait.html | www.gfbv.it/3dossier/ind-nord/lubicon-it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040909it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040601it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/03-1/030414it.html | www.gfbv.it/3dossier/siberia/sakhal-it.html | www.gfbv.it/3dossier/ind-nord/innu.html | www.gfbv.it/3dossier/ind-nord/shoshon-it.html

* www: Big Mountain Aktionsgruppe: www.aktionsgruppe.de | Lubicon Cree: www.lubicon.ca | Incomindios: www.incomindios.ch/arbeitsgruppen/lubicon/ | Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi: www.cipra.org/cipra_international.htm | Alleanza per il clima: www.alleanzaperilclima.it/ | Alleanza per il suolo: www.bodenbuendnis.org

Ultimo agg.: 23.11.2005 | Copyright | Motore di ricerca | URL: www.gfbv.it/2c-stampa/2005/051123it.html | XHTML 1.0 / CSS / WAI AAA | WEBdesign, Info: M. di Vieste

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