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Siria: giornalista kurdo scomparso da due mesi

Attivisti per i diritti umani temono per la vita del giovane oppositore ed editore del giornale kurdo "Hogir"

Bolzano, Göttingen, 17 luglio 2009

Manifestazione kurda in Siria. Manifestazione kurda in Siria.

In seguito alla telefonata ricevuta dai parenti del giovane giornalista kurdo-siriano Emjad Osman, scomparso il 17 maggio scorso, l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) si è rivolta al governo siriano chiedendo chiarimenti sul caso. In passato Emjad Osman è stato più volte arrestato dai servizi di sicurezza siriani per aver pubblicato fin dal 2000 il giornale clandestino in lingua kurda "Hogir" nella città di Kamishli, nell'estremo nordest siriano.

L'APM teme che il giovane giornalista possa subire la stessa sorte del leader spirituale Mashuk Al Khznawi. Scomparso nel maggio 2005, è stato ritrovato morto qualche settimana dopo. Secondo il governo siriano, Al Khznawi è stato rapito e ucciso da comuni criminali, ma il cadavere del religioso mostrava chiari segni di tortura.

La Siria detiene in carcere almeno 150 prigionieri politici kurdi. L'APM conosce i nomi di 122 di questi prigionieri. I due milioni di Kurdi siriani che nel nord del paese lungo la frontiera con la Turchia costituiscono la maggioranza della popolazione, subiscono forti discriminazioni, non vengono riconosciuti i loro diritti ad usare la propria lingua e a esercitare la propria cultura. Nel corso della massiccia politica di arabizzazione del 1962, 300.000 Kurdi sono stati privati della cittadinanza siriana, risultano così illegali a casa propria. L'APM chiede con forza che vengano nuovamente riconosciuti come cittadini siriani con pari diritti.