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Vertice UE-Cina a Nanchino

L'UE deve impegnarsi per la liberazione di un critico del regime gravemente malato

Bolzano, Göttingen, 30 novembre 2009

Polizia in Piazza Tiananmen a Pechino. Polizia in Piazza Tiananmen a Pechino.

In occasione del vertice dell'UE con la Cina a Nanchino, l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) chiede all'Unione Europea che si impegni per la liberazione di Yang Tongyan, critico del regime gravemente malato e incarcerato nella stessa città di Nanchino. Secondo le informazioni giunte dai compagni di cella, lo scrittore, condannato a dodici anni di carcere, durante la detenzione è dimagrito talmente tanto che non riesce quasi più a muoversi. In una lettera al Presidente del Consiglio Europeo e primo ministro svedese Fredrik Reinfeldt, al presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e all'incaricato per le questioni estere Javier Solana, l'APM sottolinea il pericolo di vita in cui versa Yang Tongyan e della conseguente urgenza a essere rilasciato per poter ottenere un'assistenza medica adeguata. Yang Tongyan soffre di diabete e di alta pressione, ma durante la detenzione si è ammalato di tubercolosi all'intestino e al peritoneo e ora soffre anche di un'infezione ai reni e di reumatismi che gli rendono difficile qualsiasi movimento.

Lo scrittore e giornalista è considerato tra i più importanti prigionieri politici di Nanchino. Durante la Fiera del libro di Francoforte di ottobre 2009 migliaia di visitatori hanno firmato l'appello dell'APM per la liberazione dello scrittore 47enne, membro del "Centro indipendente PEN cinese". Yang Tongyan è stato condannato nel maggio 2006 a dodici anni di detenzione per "attività sovversive". E' stato accusato di essersi impegnato per la democratizzazione della Cina e di aver definito l'attuale governo un "regime dittatoriale". Inoltre è stato accusato di essersi impegnato a favore del proibito Partito Democratico Cinese e di aver criticato su pagine internet straniere la corruzione, l'abuso di potere e la tortura nelle carceri cinesi.

Nonostante Yang Tongyan sia da tempo gravemente malato, non gli è stata concessa alcuna riduzione della pena e ancora nel 2007 era costretto ai lavori forzati, lavorando tra le otto e le dieci ore giornaliere in condizioni poco salutari per la produzione di palloni da calcio e da basket.