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Niger: almeno 27 morti in attacco terroristico

L'Associazione per i popoli minacciati deplora la mancanza di protezione per la popolazione civile

Bolzano, Göttingen, 14 dicembre 2020

Campo profughi a Diffa in Niger. Foto: Sam Phelps/Caritas. Campo profughi a Diffa in Niger. Foto: Sam Phelps/Caritas.

L'Associazione per i popoli minacciati (APM) chiede una migliore protezione della popolazione civile in Africa occidentale contro gli attacchi terroristici di estremisti islamici. Sabato sera, almeno 27 persone sono state uccise in un attacco da parte dei combattenti di Boko Haram contro un villaggio nel Niger sud-occidentale. Circa 900 case e negozi sono stati incendiati e distrutti. La regione di Diffa è vicina al confine con la Nigeria, nel cui nord-est il terrore di Boko Haram ha già causato più di 30.000 morti.

Circa 70 combattenti di Boko Haram sono entrati nella città di Toumour sabato sera dopo il tramonto e hanno terrorizzato i civili. Hanno incendiato il mercato centrale e centinaia di case e sparato a raffica. Molte persone dei villaggi vicini avevano cercato rifugio a Toumour. Negli ultimi mesi, la popolazione ha dovuto spesso fuggire dai villaggi circostanti dopo l'intensificarsi del terrore degli estremisti islamici nella regione di Diffa. Solo a Toumour la popolazione civile era riuscita a resistere e sfidare il terrore degli estremisti nonostante i numerosi attacchi di Boko Haram.

Il terrore di Boko Haram, in atto dal 2009, negli ultimi anni si è diffuso sempre più dalla Nigeria nord-orientale al vicino Niger e al Ciad. Da diversi mesi ormai, il Niger sudorientale è considerato un'area senza legge in cui lo Stato e le sue forze di sicurezza sono a malapena presenti e la popolazione civile non è adeguatamente protetta.