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Göttingen / Bolzano, il 26 marzo 1998


Il Vicepresidente del Consiglio serbo appena nominato, Vojislav Seselj, è uno dei peggiori criminali di guerra dai tempi di Hitler e Stalin

Ieri sera il presidente dell'Associazione per i popoli minacciati (APM), Tilman Zülch, ha definito il nuovo Vicepresidente del Consiglio serbo, Vojislav Seselj, uno dei peggiori criminali di guerra europei dai tempi di Hitler e Stalin (assieme a Milosevic, Karadzic, Mladic e Arkan).

Mentre nel Kosovo si sta nuovamente sparando, il presidente jugoslavo, Slobodan Milosevic, iniziatore di tre guerre di aggressione, di due genocidi e dei massacri compiuti nei confronti degli Albanesi del Kosovo nelle settimane passate, ha nominato il famigerato leader delle truppe-killer paramilitari ("Cetnici" / "Aquile Bianche", in tutto 8.000 uomini) della guerra in Bosnia, per la seconda carica dello stato serbo assieme ad altri quattro criminali.

Tra l'altro si attribuisce alle formazioni comandate da Seselj la partecipazione ai massacri nelle città bosniache di Bratunac (3.000 morti, la lista dei morti è in possesso dell'APM), Brcko (3.000 morti, secondo il premio Pulitzer, Roy Gutman), Prijedor (11.000 morti secondo diversi rapporti sui diritti umani), Zvornik (del genocidio compiuto in questa città ha riferito l'Istituto Ludwig Boltzmann per i diritti dell'uomo di Vienna) e di Bjeljina (2.000 morti secondo attivisti per i diritti dell'uomo serbi).

Oltre a questi massacri Seselj è responsabile di stupri, torture, saccheggi e della distruzione sistematica dei luoghi di culto dei musulmani e l'espulsione pianificata in Bosnia. Nel aprile 1992 Seselj nella città di Zvornik ha reso pubblico delle liste contenenti i nomi degli intelettuali musulmani da uccidere. Il 28 dicembre 1992 alla televisione serba ha spiegato, fucile in mano, come alle vittime delle fucilazioni escono gli occhi dalla testa.

Nel corso di una manifestazione di 50.000 albanesi del Kosovo a Bonn, organizzata dalla LDK e dall'Associazione per i popoli minacciati il presidente dell'APM, Tilman Zülch, ha detto: "La visione parziale della Germania e dell'Europa nei confronti di criminali di guerra come Seselj e Milosevic è insopportabile, quando nello stesso momento si continua a parlare di criminali nazisti. È un debito che abbiamo nei confronti delle vittime dell'Olocausto che i criminali di guerra di oggi vengano immediatamente portati davanti al tribunale internazionale per i criminali di guerra, invece di considerarli i partner del processo di pace".


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Una pubblicazione dell'Associazione per i popoli minacciati. Si prega di citare la fonte / Eine Publikation der Gesellschaft für bedrohte Völker. Weiterverbreitung bei Nennung der Quelle erwünscht ** WebDesign: M. di Vieste