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Yezidi

Fanatismo etnico e religioso

Khalil J. Rashow

Bolzano, Göttingen, aprile 2002

Nei villaggi yezidi restano spesso solamente gli anziani. Foto: H. Garrer Il gruppo di Yezidi più numeroso vive attualmente in Iraq, dove il loro numero viene stimato in oltre 400.000 persone. Dopo l'avvento al potere del partito Baath nel 1968 venne emanata una direttiva politica, secondo la quale gli Yezidi dovevano "tornare alle loro origini arabe". Considerati un gruppo distanziatosi dall'Islam, vennero messi in atto programmi per cambiare drasticamente la demografia nelle zone abitate da Yezidi.

Il distretto di Sinjar
All'inizio del 1975 il governo fece sequestrare le armi degli Yezidi, mentre allo stesso momento vennero armate le tribù arabe della regione. Dopo la sconfitta del movimento nazionale curdo il 9 maggio 1975 il governo iracheno ordinò l'evacuazione di tutti gli oltre 160 villaggi yezidi e la deportazione degli abitanti verso 12 centri appositamente creati. Sia i villaggi degli Yezidi sia i loro luoghi sacri vennero distrutti. Sette di questi dodici centri erano siti a nord della catena montuosa del Sinjar, gli altri cinque a sud. Nel corso di questa politica di arabizzazione il regime Baath diede ai centri yezidi dei nomi arabi. Inoltre si intensificarono i tentativi di conversione all'islam degli Yezidi.

I loro villaggi diventarono delle caserme, in ogni villaggio c'erano degli uffici di polizia, dei militari, e dei Servizi segreti. Per aumentare ulteriormente la pressione sul popolo degli Yezidi e costringerli a spostarsi tre di questi centri, Gir Zerik (= Al Adnania), Xirbe Quewala (= Al Qhattania) e Sipa Schekh Xidir (= Al Gasirah), vennero collegati al distretto arabo di Al Ba'ag, nel sud del paese. Il Consiglio della rivoluzione diede anche l'ordine segreto di cacciare la popolazione Yezida verso il distretto arabo di Al Hadir, oltre 100 km al sud del distretto di Sinjar. Così facendo si voleva distruggere il loro territorio tradizionale reinsediandoli in una zona a maggioranza araba per poter finalmente annientare la loro identità.

Nei villaggi yezidi restano spesso solamente gli anziani. Foto: Archivio GfbV La regione di Al Scheikhan

Al-Scheikhan è una zona di insediamento degli Yezidi nella parte irachena del Kurdistan: questa zona rappresenta un crocevia sensibile e strategicamente rilevante tra le montagne del Kurdistan. La regione di Al Sheikan, abitata in maggioranza da Yezidi, si trova ai piedi dei Monti Chins Bafian, 46 Km. A Nordest di Mosul. Nel 1975 fu iniziata una pesante politica di arabizzazione. Anche in questa regione gli Yezidi vennero cacciati dai loro villaggi e reinsediati in nove altri insediamenti. Questo è stato il destino di diversi abitanti yezidi cacciati dai propri villaggi e reinsediati nei campi di Mahat e Pauan. Al posto degli abitanti originari vennero insediati coloni arabi, finanziati con denaro e armati. Gli abitanti yezidi del campo di Alrisala invece provenivano da luoghi che erano stati inondati a causa della costruzione della diga di Mosul.

Il 16 marzo 1978 il Consiglio della Rivoluzione emise il Regolamento n. 358, con cui le proprietà terriere degli Yezidi venivano espropriate per essere consegnate a coloni arabi. A 15 km a nordovest di Mosul si trovano le due città di Bashiqa e Bahsani, che rappresentano i due centri yezidi più importanti dell'Iraq. Bahsani è un centro religioso molto importante con una presenza altissima di luoghi sacri. Le due città hanno complessivamente oltre 15.000 abitanti. Il regime iracheno da anni sta tentando di alterare l'equilibrio etnico a favore degli Arabi, con l'insediamento di oltre 10.000 famiglie di origine araba, per le quali dovrebbero essere costruite anche 10 moschee.

Tutta la politica di arabizzazione del regime iracheno crea grosse paure nella popolazione yezida. Il più grosso crimine subito dagli Yezidi si verificò nel 1998 nell'ambito della cosiddetta Campagna Anfal, subito dopo la fine della guerra tra Iraq e Iran, durante la quale vennero uccisi 182.000 Kurdi dall'esercito iracheno. In quella occasione scomparvero anche 176 Yezidi, soprattutto madri, bambini e persone anziane, che si erano consegnate all'esercito iracheno in seguito all'amnistia del 6.9.1988. Il loro destino è fino ad oggi sconosciuto, sebbene molti indizi facciano pensare che siano stati giustiziati e che molti di loro siano rimasti vittime di esperimenti con armi chimiche.

Il Genocidio

Sotto il regime di Saddam Hussein tutto il sistema di vita degli Yezidi venne completamente distrutto a causa delle deportazioni e delle espropriazioni. Gli Yezidi non dovettero abbandonare solamente i propri villaggi nella zona di Sheikhan e Sinjar: otto villaggi nella zona della città di Dohuk vennero completamente distrutti e gli abitanti vennero deportati a Shariya. Gli abitanti yezidi dei villaggi nella zona di Elqush, furono costretti a reinsediarsi nei villaggi di Sheikha e Niseriye. Gli Yezidi dei villaggi della zona di Feyde furono invece costretti a trasferirsi nel villaggio di Babire. Nella zona di Silivani furono distrutti 13 villaggi yezidi. La tribù yezida degli Hewiri venne deportata dalla propria zona. Gli Yezidi della zona di Simeledovettero abbandonare i propri 13 villaggi e reinsediarsi nel villaggio di Khanike.

Tutti gli Yezidi che cercarono di contrastare la violenza e le ingiuste imposizioni del regime iracheno, o che posero la questione sul piano politico tentando di discutere su questa questione, vennero arrestati, rapiti e nella maggiorparte dei casi uccisi. Nei nuovi luoghi di reinsediamento la situazione economica mediamente buona delle famiglie yezide peggiorò velocemente. Gli Yezidi dovettero assistere invece a come gli Arabi avessero raggiunto un buon livello di benessere sulle loro terre espropriate.

Da pogrom-bedrohte Völker 213 (3/2002)


Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2007/070815it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060821it.html | www.gfbv.it/3dossier/armeni/armeni.html | www.gfbv.it/3dossier/kurdi/indexkur.html | www.gfbv.it/3dossier/kurdi/kurtur-it.html

* www: www.yezidi.org | http://it.wikipedia.org/wiki/Yazidi | www.nineveh.com

Ultimo agg.: 21.1.2008 | Copyright | Motore di ricerca | URL: www.gfbv.it/3dossier/kurdi/yezid-it.html | XHTML 1.0 / CSS / WAI AAA | WEBdesign, Info: M. di Vieste

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