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Giornata internazionale del rifugiato (20 giugno)

La rigida legislazione del governo di centro-destra punisce chi è in fuga

Bolzano, 17 giugno 2005

Due mesi fa è entrata in vigore in Italia la disposizione di attuazione della cosiddetta legge Bossi-Fini. La legge, già abbastanza severa, si è così ulteriormente irrigidita. I profughi che arrivano in Italia hanno il diritto di chiedere asilo politico. Il controllo delle richieste è affidato alla polizia di frontiera. Nei casi dubbi, i profughi vengono internati nei famigerati Centri di permanenza temporanea (CPT) senza ottenere un permesso di soggiorno. Se un profugo abbandona questi centri senza permesso, la sua richiesta di asilo è automaticamente annullata. Questo costituisce una violazione della Carta dei Diritti Fondamentali dell'UE, che a sua volta confermava la Convenzione di Ginevra così come una certa elasticità riguardo ai profughi. L'internamento nei centri di permanenza temporanea viola i principiaci di rispetto della dignità umana. Sia il Comitato per i Profughi USA sia Amnesty International criticano questi centri e li definiscono dei veri e propri campi di internamento.

In futuro sette commissioni di zona si assumeranno i compiti che finora erano della Commissione per l'Asilo di Roma. La competenza per la regione Trentino-Alto Adige cade ora su Gorizia. Le pratiche per l'asilo devono essere concluse entro un mese, il che favorisce la burocrazia ma va a svantaggio dei richiedenti asilo, che spesso sono in fuga da violenza, sfollamenti e guerra. Un tempo così breve non è sufficiente per indagare sulle cause della fuga delle persone interessate. Se la Commissione di zona respinge una domanda di asilo, il profugo può fare ricorso a un tribunale civile. Nel frattempo però la persona deve lasciare l'Italia. Si tratta di un regolamento cinico che inoltre non chiarisce in quale paese verrà respinta la persona.

Dei 10.000 profughi che ogni anno fanno richiesta di asilo politico in Italia, 3.000 possono effettivamente fermarsi sul territorio nazionale. Secondo i dati forniti dalla Commissione centrale, lo scorso anno sono state prese decisioni per 9.019 casi, di cui solo 781 sono stati riconosciuti come profughi nei termini fissati dalla Convenzione di Ginevra. 2.350 persone non sono state riconosciute come profughe ma hanno ottenuto una tutela indiretta tramite raccomandazioni alla questura competente di emettere un permesso di soggiorno limitato per motivi umanitari. Apparentemente il governo intende minimizzare il problema. Di fatto il numero dei profughi è cresciuto in tutto il mondo fino a raggiungere oggi gli 11 milioni. Secondo l'Alto Commissariato per i Profughi delle Nazioni Unite, l'ACNUR, il più ampio esodo di profughi si ha nella regione sudanese del Darfur.

In Sudtirolo, l'Ufficio per la consulenza ai profughi della Caritas ha assistito 440 persone con aiuti della Provincia. I richiedenti asilo sono persone che hanno paure fondate di persecuzione a causa della loro appartenenza etnica, religiosa, o a un determinato gruppo sociale o che hanno dovuto abbandonare il proprio paese per il loro credo politico. Le persone in cerca di aiuto provengono per lo più da Kosovo, Turchia, Iraq e Macedonia. Tra di loro ci sono anche persone appartenenti a minoranze etniche quali Rom e Kurdi. Il centro di accoglienza per richiedenti asilo nell'ex-caserma Gorio ai Piani di Bolzano con i suoi 45 posti letto è attualmente l'unico centro esistente e deve quindi essere ampliato con ulteriori strutture in altre città. Sono invece lodevoli le iniziative e i progetti singoli come ad esempio l'assistenza extra-scolastica per i bambini profughi.


Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030620it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/041222it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/041027it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030918it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/02-1/020110it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/1-00/23a-5-it.html | www.gfbv.it/3dossier/kurdi/indexkur.html | www.gfbv.it/3dossier/cecenia/020611cecenia.html | www.gfbv.it/3dossier/rom-it.html

* www: www.ohchr.org | www.unhcr.ch/cgi-bin/texis/vtx/events

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