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100. seduta dell'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) delle Nazioni Unite

Il governo italiano ratifichi finalmente la Convenzione 169 sui diritti dei popoli indigeni

Bolzano, Göttingen, 13 giugno 2011

Boscimani San a Gope, Central Kalahari Game Reserve, Botswana. Boscimani San a Gope, Central Kalahari Game Reserve, Botswana.

L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) coglie l'occasione della 100esima seduta dell'organizzazione internazionale del lavoro delle Nazioni Unite (ILO) a Ginevra per chiedere nuovamente al governo italiano di ratificare la Convenzione ILO 169 che attualmente costituisce il più importante strumento legale nel definire i diritti delle popolazioni indigene nel mondo. Infatti la ILO 169 fissa il diritto dei popoli indigeni alla propria terra tradizionale, al controllo delle risorse sulla propria terra, all'autodeterminazione, alla democratizzazione e alla partecipazione. La Convenzione fissa inoltre i diritti a propri sistemi politici, economici e sociali, il sostegno della produzione locale e l'accesso all'istruzione e al sistema sanitario.

Con il pretesto che in Italia non vi sono popoli indigeni, il nostro paese finora non ha ratificato la Convenzione. Ciò non toglie però che la politica estera, economica, commerciale, ambientale e di cooperazione italiana influenzi sì, e spesso anche pesantemente, la vita e la sopravvivenza delle popolazioni indigene nel mondo. Per fare solo alcuni esempi basta pensare all'estrazione petrolifera dell'ENI nel delta del Niger, oppure all'impegno dell'ENEL/ENDESA nella costruzione di dighe in Cile e i conseguenti conflitti con la popolazione Mapuche. E' quindi ora che anche l'Italia, come già la Spagna, la Danimarca, la Norvegia e l'Olanda, ratifichi la Convenzione ILO 169 e riconosca e rispetti i diritti dei popoli indigeni. Finora 22 paesi hanno ratificato la Convenzione ILO 169.