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Mapuche (Cile)

Congresso per una alleanza strategica dei Mapuche, 6-12 ottobre 2003 in Lota (VIII Región) / Cile

Rapporto conclusivo delle osservatrici internazionali (Sabrina Bussani, Claudia Schmidt, Iris Castro, Eliane Alfaro)

Indice
1. Introduzione | 1.1. Scenario | 2. Obiettivi del Congresso | 3. Svolgimento del Congresso | 4. Risultati del Congresso | 5. Valutazione | 6. Considerazioni finali

1. Introduzione .:: su ::.

Giornata finale del Congresso a Lota.La piccola città costiera cilena di Lota (49.000 abitanti), sita nelle vicinanze di Concepción, ha ospitato dal 6 al 12 ottobre 2003 il "Congresso per un'Alleanza Strategica del Popolo Mapuche". 330 delegati-Mapuche da tutto il paese hanno partecipato a questo incontro storico con l'obiettivo di darsi una nuova struttura e rappresentanza. Per questo congresso i rappresentanti delle tribù Mapuche (Entità Territoriali) Lafkenche, Williche, Pewenche, Picunche, Rañiche e dei cosiddetti Mapuche Urbani si sono messi in viaggio da Lago Ranco, Valdivia, Osorno, Panguipulli, Loncoche, La Union, Temuco, Arauco, Lebu, Cañete, Alto Bio-Bio, Valparaiso e Santiago. Il 46% die partecipanti erano donne.

1.1. Scenario .:: su ::.

Patricio Marchant, sindaco di Lota, con il Poncho, ricevuto dai Mapuche.Esclusi i Mapuche in Argentina, in Cile essi sono circa 1,2 milioni. Ciò corrisponde all'incirca all'8% della popolazione cilena, e fa di loro il popolo indigeno con una propria lingua, cultura, storia e cosmovisione più consistente del paese. La maggior parte dei Mapuche vive tuttora in condizioni di grande povertà e per alcuni le persecuzioni iniziate con il regime militare di Pinochet non sono mai finite. Uno dei problemi centrali tra il Governo ed i Mapuche continua infatti ad essere la questione della proprietà della terra. Durante la dittatura di Pinochet molte delle terre mapuche, prima protette, sono state vendute, enormi aree sono state semplicemente tolte ai proprietari indigeni e coloro che si impegnarono in modo pacifico per la restituzione furono vittime di terribili persecuzioni. Anche attualmente 95 Mapuche sono prigionieri politici nelle carceri cilene. Proprio nei primi giorni del Congresso a Lota, a Temuco due indigeni mapuche, impegnati nella lotta per la terra, sono stati condannati a 5 anni di prigione ciascuno.

I problemi del Popolo mapuche (che nella loro lingua, il Mapudungun, significa "Uomini della Terra") sono molto complessi e fino ad ora il Governo cileno non ha di fatto intrapreso nessun tentativo serio per trovare soluzioni adeguate. I diritti dei Mapuche tuttora non sono fissati nella Costituzione, e né la "Legge Indigena" (Ley Indígena N.19.253), né la Corporazione Nazionale per lo Sviluppo Indigeno (CONADI), che comunque non considerano in nessun modo i ca. 400.000 Mapuche Urbani, hanno portato i miglioramenti attesi. Nemmeno il vasto progetto statale "Origenes", che dovrebbe contribuire al miglioramento delle condizioni economiche, sanitarie e culturali della popolazione indigena cilena, ha comportato cambiamenti sostanziali ed è anzi fortemente criticato.

La realizzazione del "Congresso per un'Alleanza Strategica del Popolo Mapuche" ha dato per la prima volta la possibilità di discutere nell'ambito di una base relativamente ampia: ha contribuito a realizzare l'idea di un'organizzazione unitaria e una strategia comune per una difesa efficace dei propri interessi, con l'obiettivo di prendere, a partire da questa discussione, decisioni per il futuro. L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) con sede in Göttingen/Germania ha patrocinato e finanziato il Congresso.

2. Obiettivi del Congresso .:: su ::.

Inaugurazione del Congresso presieduta dalla Machi nel Teatro di Lota.Gli obiettivi del "Congresso per un'Alleanza Strategica del Popolo Mapuche" erano stati definiti come di seguito:

- Creazione di una struttura organizzativa unitaria del Popolo Mapuche che possa rendere conto della diversità territoriale, organizzativa e sociale delle sue Entità Territoriali.
- Compilazione di un programma o agenda che riporti le richieste concrete ed i piani per il futuro del Popolo Mapuche. Definizione di un calendario all'interno del quale realizzare questo programma e/o l'agenda.
- Elezione di una leadership comune ed unitaria che rappresenti l'intero Popolo Mapuche. La nuova leadership sarebbe legittimata a rappresentare i Mapuche di fronte al Governo e alla società cilena.

Il Congresso avrebbe dunque dovuto occuparsi in primo luogo della possibilità e fattibilità di un'organizzazione unitaria grazie alla quale affrontare meglio in futuro i molteplici problemi dei Mapuche. Ciò avrebbe implicato sì una prospettiva orientata verso il futuro ma anche e soprattutto una retrospettiva sulla storia comune e una presa di coscienza delle proprie risorse e possibilità in quanto popolo. In questo senso, il fatto di riuscire a portare ad un tavolo di discussione quante più Entità Territoriali possibile era tanto importante quanto la ricerca di strategie comuni per il futuro.

3. Svolgimento del Congresso .:: su ::.

Don Rosendo Huenuman García, Presidente del Parlamento Nación Mapuche.Presentiamo a questo punto un breve riassunto degli avvenimenti delle singole giornate congressuali.

Lunedì 6 ottobre 2003: in serata tutti i delegati, arrivati a Lota nel corso della giornata, hanno partecipato alla cena di ricevimento. Erano presenti i rappresentanti di tutte le sei Entità Territoriali già menzionate, la Machi, capo spirituale tradizionale dei Mapuche, Don Rosendo Huenuman Garcia in quanto Loncko del Congresso, cioè il capo tradizionale politico-regionale. Come rappresentanti delle organizzazioni internazionali erano presenti Iris Castro, la quale si è occupata del coordinamento in loco per conto dell'APM - Germania, Associazione per i Popoli Minacciati, Claudia Schmidt in rappresentanza dell'APM - International e della sezione austriaca dell'associazione, Sabrina Bussani, per conto dell'APM - Italia, e Eliane Alfaro, presidentessa dell'associazione "Agir pour Tirua" nonché incaricata di leggere un messaggio di saluto ai delegati di Danielle Mitterrand.

Martedì 7 ottobre 2003 si è tenuta la cerimonia d'inaugurazione nel Teatro Municipale di Lota. Dopo la cerimonia spirituale presieduta dalla Machi, il Segretario Esecutivo del Congresso, Floriano Cariqueo, ha presentato il Comitato che ha organizzato il Congresso: Vicente Mariqueo García (Lafkenche), Jaime Huenchuñir García (Lafkenche), Gerardo Jaramillo Gualaman (Williche), Augustín Correa Naupa (Pewenche), Guillermo Leñam Ñanculeo (Lafkenche), Ana María Cheuquepan Quezada (Williche) sotto la guida di Don Rosendo Huenuman García in quanto Presidente del Comitato. La cerimonia d'inaugurazione è proseguita con i discorsi di saluto di Patricio Marchant, sindaco di Lota, e delle rappresentanti delle organizzazioni internazionali (Claudia Schmidt per l'APM-International e l'APM-Austria, Sabrina Bussani per l'APM-Italia e Eliane Alfaro per Agir pour Tirua). In conclusione il sindaco di Lota ha dichiarato il Congresso, nella persona di Don Rosendo Huenuman García, cittadino onorario della città.

Il pomeriggio è trascorso principalmente tra le interviste e le dichiarazioni alla stampa nazionale e regionale, poi Don Rosendo Huenuman García ha ricordato al Congresso la lunga storia di repressione e discriminazione del Popolo Mapuche. Sono seguite le relazioni dei delegati regionali, le quali hanno posto l'accento sulle problematiche comuni a tutto il Popolo Mapuche. Dopo un dibattito aperto, il pomeriggio si è concluso con la votazione unanime a favore dell'Alleanza Strategica.

Mercoledì 8 ottobre 2003: alle relazioni delle diverse Entità Territoriali è seguita una relazione sulla bio-pirateria dei biologi marini mapuche Aldo Cariman Linares e Ivan Ñancupil Astorga (sempre più spesso le piante e le conoscenze tradizionali mapuche sono brevettate all'estero). Infine si è deciso di nominare un comitato che elaborasse la forma di una rappresentanza istituzionale dei Mapuche. Lo stesso giorno il comitato ha presentato la proposta di un Parlamento Mapuche (Parlamento Nación Mapuche) con sede a Concepción, composto da quattro rappresentanti per ogni Entità Territoriale (Pikunche, Pewenche, Villiche, Lafkenche, Rañiche e mapuche Urbani), che si riuniscono una volta al mese. Un comitato guidato da Rosendo Huenuman dovrebbe occuparsi del riconoscimento giuridico e politico del Parlamento, i cui compiti sarebbero definiti da cinque ministeri (Agricoltura e Economia, Relazioni Internazionali, Giustizia, Sanità e Casa, Educazione e Cultura). La proposta è stata votata all'unanimità da tutti i delegati, e ancora lo stesso pomeriggio sono stati nominati appositi gruppi di lavoro per definire i compiti concreti del nuovo Parlamento.

Il Comitato che ha organizzato il Congresso (da destra a sinistra): Floriano Cariqueo, Vicente Mariqueo García, Augustín Correa Naupa, Ana María Cheuquepan Quezada, Rosendo Huenuman García, Benedicto Melin Paillalí, Gerardo Jaramillo Gualaman.Giovedì 9 ottobre 2003 i delegati si sono riuniti in diverse commissioni incaricate di elaborare gli ambiti di lavoro del Parlamento. I sette gruppi si sono occupati di temi che vanno dalle "Strategie per la commercializzazione dei prodotti mapuche" fino ai settori più sociali e culturali ("Inserimento sociale dei Mapuche", "Educazione e cultura", "Sanità"). Nel pomeriggio dello stesso giorno le commissioni hanno presentato i risultati del loro lavoro alla riunione plenaria del Congresso che ha votato poi le singole proposte.

Tra i risultati più importanti vi sono:
- Riscoperta e sostegno dell'identità e cultura Mapuche.
- Potenziamento delle comunicazioni tra le comunità Mapuche con l'aiuto dei mezzi di comunicazione moderni (radio, e-mail, ecc.) per ovviare ai problemi creati dalle grandi distanze. Gli stessi mezzi di comunicazione dovrebbero essere usati anche per migliorare e correggere l'immagine negativa che i Mapuche soffrono nella società cilena e per presentare invece le differenze culturali come una ricchezza per tutti.
- Costruzione di una rete che faciliti e sostenga le comunicazioni, lo scambio di esperienze ed i contatti commerciali tra le diverse comunità. Questo inoltre permetterebbe uno scambio tra giovani Mapuche Urbani e rurali: i primi potrebbero così imparare le proprie tradizioni e cultura, mentre i secondi avrebbero la possibilità di conoscere i meccanismi che regolano "la vita moderna".
- Promozione della propria lingua (Mapudungun).
- Sostegno e aiuto concreto nelle questioni riguardanti il diritto alla terra.
- Sostegno dell'agricoltura e promozione dell'utilizzo di tecniche agricole tradizionali integrate con le nuove conoscenze nel rispetto dello sviluppo sostenibile e dell'ambiente.
- Sostegno e formazione nei settori del management, agricoltura, artigianato tradizionale, innovazione tecnologica, ecc.
- Introduzione di un marchio che garantisca l'autenticità dell'artigianato Mapuche e lo protegga da imitazioni diffuse e a basso costo
- Creazione di uno staff sanitario che unisca le conoscenze tradizionali con i metodi della medicina "moderna" e che promuova nel senso della cosmovisione mapuche l'uso di piante medicinali tradizionali.
- Proteggere piante e conoscenze tradizionali dalla bio-pirateria.

La giornata di venerdì 10 ottobre 2003 si è aperta con i discorsi di Ana María Cheuquepan, unica donna consigliere Mapuche in Cile e di Reynaldo Mariqueo, avvocato specializzato in giurisprudenza indigena, che ha tenuto una relazione molto interessante sulla questione della proprietà della terra delle comunità Mapuche e descritto l'attuale situazione. Dopo una gita degli oltre 300 partecipanti a Talcahuán/Concepción si è conclusa la settimana di congresso con i ringraziamenti dei delegati più di spicco.

Grazie all'esemplare lavoro dei delegati, il Congresso è finito prima del previsto. Sabato 11 e domenica 12 ottobre 2003 gli organizzatori hanno coordinato la partenza degli oltre 300 partecipanti e hanno iniziato a sistemare e a rendere disponibile la mole di documentazione prodotta durante il congresso. A testimoniare l'alto grado di coinvolgimento va aggiunto che qualcuno dei partecipanti, come ad es. Aldo Carimán Linares, ha deciso di fermarsi ancora qualche giorno a Lota per dare una mano nel concludere questa parte del lavoro.

4. Risultati del Congresso .:: su ::.

Eliane Alfaro e altri partecipanti al congresso.Riassumendo, i risultati più importanti raggiunti da questo Congresso sono:

- l'Alleanza Strategica delle diverse Entità Territoriali Mapuche per la difesa ed il mantenimento della propria lingua e cultura, per la soluzione dei conflitti in corso (in particolar modo conflitti per la terra) e per il generale miglioramento delle condizioni di vita è stata accettata e votata all'unanimità;
- i delegati hanno deciso la creazione di un Parlamento Mapuche (Parlamento Nación Mapuche). Questo Parlamento sarà formato dai ministeri di Economia, Relazioni Internazionali, Giustizia, Sanità e Casa, Educazione e Cultura, e sarà composto da quattro delegati per ogni Entità Territoriale;
- si lavorerà per il riconoscimento costituzionale del Popolo Mapuche da parte del Governo e dei partiti politici cileni;
- si chiederà la ratifica della Convenzione ILO 169 da parte dello Stato Cileno;
- appoggio ad una soluzione rapida a favore dei Mapuche nelle zone di conflitto;
- solidarietà con i prigionieri politici Mapuche;
- sarà chiesta la riparazione del debito storico.

5. Valutazione .:: su ::.

Gruppo musicale Williche.Confrontando le mete che il congresso si era posto con i risultati effettivamente raggiunti, possiamo concludere che il congresso si è svolto in modo più che positivo. Non solo è stata creata una rappresentanza istituzionale dei Mapuche, ma è stata stabilita anche un'agenda di compiti su cui il Parlamento Mapuche dovrà lavorare. In soli pochi giorni di lavoro è stato raggiunto molto: è stato eletto il presidente del parlamento, i compiti e ambiti di lavoro del parlamento costituiscono, così come sono stati definiti, la base per il futuro lavoro. Un comitato apposito è stato incaricato di creare la personalità giuridica della rappresentanza e di cercare fondi per il suo funzionamento. Ovviamente c'è ancora molto da fare ma il congresso ha rappresentato un primo importante passo verso una vera unità del Popolo Mapuche.

Sviluppi positivi:
Per le osservatrici internazionali diversi sono i fatti che hanno rivestito importanza centrale nel corso del Congresso:
- il Congresso è stato realizzato su desiderio degli stessi Mapuche. L'Associazione per i Popoli Minacciati si è semplicemente incaricata del patrocinio e del finanziamento. Né l'idea né la realizzazione sono opera dell'APM, ma degli stessi Mapuche. Questo fatto è stato più volte ricordato e apprezzato dai delegati presenti.
- Il Congresso è stato realizzato e si è svolto senza l'influenza di partiti politici o di altre rappresentanze d'interesse. Questo è sicuramente un importante passo verso l'autonomia e l'auto-organizzazione.
- Nonostante le accuse, gli organizzatori hanno seriamente tentato di riunire ad un tavolo i rappresentanti di tutte le Entità Territoriali Mapuche e quante più organizzazioni ed associazioni Mapuche fosse possibile.
- Lo svolgimento del Congresso è stato piacevole e molto disciplinato. Nonostante la pesante settimana di lavori e le difficili tematiche trattate, non vi sono state rotture interne. Al contrario, l'idea di fondo, che questo processo potesse avere successo solo grazie ad un agire comune, ha costituito ogni giorno di più la base per i lavori.
- Non vi sono stati ostacoli ad un tranquillo svolgimento del Congresso neanche dall'esterno. Né altre organizzazioni Mapuche né lo Stato Cileno hanno tentato di creare disordine o disturbare in altro modo i lavori.
- Lo svolgimento del Congresso è stato caratterizzato da una democrazia e trasparenza esemplari. Gli organizzatori avevano fissato solo l'agenda del congresso stesso, mentre tutte le decisioni sono state poi prese dall'intera assemblea. Anche l'ambito di lavoro del Parlamento è stato definito da tutti i delegati, e non dal solo comitato organizzatore.

Processi di apprendimento:
Naturalmente questo congresso ha dovuto affrontare anche alcune difficoltà che con grande probabilità continuerà a dover affrontare.

Di grande interesse risulterà la velocità e la bontà con cui saranno realizzate le decisioni prese poiché anche da questo dipenderà l'innescarsi di un processo d'integrazione che includa anche coloro che a questo primo congresso non hanno voluto o potuto partecipare. Già durante la preparazione del congresso risultava chiaro che ci fossero degli screzi tra i Mapuche e nonostante i tentavi fatti per riunire quante più organizzazioni possibile, alcune non hanno voluto o potuto partecipare. La misura in cui il Parlamento Mapuche riuscirà a imporsi sia verso l'esterno sia al l'interno dipenderà dalla sua capacità di mantenere i processi decisionali democratici che hanno caratterizzato questo congresso e di tradurre in realtà i propositi fissati.

Un punto centrale del congresso, che potrebbe fuggire ad un osservatore disattento, è il fatto che sia gli organizzatori sia i delegati abbiano dato importanza fondamentale al progresso economico dei Mapuche. Più che un incontro politico o spirituale, il congresso ha espresso la necessità di un miglioramento delle condizioni economiche dei Mapuche sia rurali sia urbani. La legittimazione del Parlamento e il suo futuro dipenderanno anche dalla capacità di trovare risorse per i Mapuche.

6. Considerazioni finali .:: su ::.

"Este congreso es especial" (Questo Congresso è speciale), è quanto noi osservatrici internazionali abbiamo sentito dire spesso durante tutta la settimana. Alla domanda sul perché fosse speciale, la risposta era sempre la stessa: "Perché per la prima volta questo è veramente il nostro congresso. Qui possiamo dire ciò che pensiamo, possiamo discutere liberamente e possiamo decidere da soli come vogliamo lavorare, quali sono i nostri problemi e le nostre priorità. Questo congresso non è stato organizzato e finanziato da un partito politico o da altre istituzioni con interessi particolari. Noi stessi ci siamo occupati dell'organizzazione e della realizzazione, il risultato dipende solo da noi. È qualcosa che da moltissima speranza per il futuro."

In quanto osservatrici internazionali abbiamo considerato nostro compito proprio quello di "osservare" lo svolgimento del congresso, e siamo subito rimaste colpite dalla grande speranza coltivata dai delegati. Lunedì 6 ottobre sono arrivati a Lota gli autobus degli oltre 300 delegati provenienti da diverse regioni cilene. Dai bus sono scese molte facce stanche: uomini e donne di tutte le età, addirittura bambini, che avevano alle spalle un viaggio di 12-15 ore. Un viaggio faticoso soprattutto per i bambini e gli anziani, una fatica fatta unicamente per la speranza di reali miglioramenti della propria condizione. La provenienza dei delegati (da Viña del Mar e Valparaíso nella V Region, a Santiago nella Region Metropolitana fino a Osorno e San Juan de la Costa, X Region, e Comuna de Freire nella XI Region) dimostra il grande lavoro di contatti con le diverse Entità Territoriali svolto prima del congresso. Molti delegati - e in particolar modo i membri del comitato organizzativo - sono già attivi in altre organizzazioni ed associazioni Mapuche.

Da evidenziare anche l'organizzazione degli aspetti correlati: in un paese in cui i trasporti non sono comparabili ai nostri, ci sono stati sufficienti autobus per portare i delegati dai loro luoghi d'origine a Lota e ritorno. Erano stati organizzati gli alloggi ed i pasti per oltre 300 persone e piccoli autobus portavano i delegati dalla sala congressi ai ristoranti in cui si mangiava, agli alloggi, ecc. Piccoli problemi organizzativi, quali inevitabilmente si presentano in queste occasioni, sono stati risolti in modo rapido ed efficace.

In fase di preparazione del congresso l'organizzazione ha avuto cura di coinvolgere la città di Lota e l'amministrazione municipale. Così i delegati sono stati accolti in amicizia, e non vi sono stati atti di razzismo o di discriminazione che avrebbero sicuramente scaldato gli animi e rovinato la bella atmosfera creatasi nel corso della settimana congressuale. Al contrario, le molte interviste rilasciate alle televisioni ed emittenti radiofoniche locali nei giorni immediatamente antecedenti il congresso, e durante il congresso stesso testimoniano l'interesse che l'evento ha risvegliato nella stessa città.

Come osservatrici internazionali siamo state positivamente colpite dalla disciplina e dalla risolutezza dei partecipanti. Ogni discussione è stata aperta a tutti, le voci contrastanti non sono state interrotte, ma ascoltate e poi discusse. Come già detto, tutte le decisioni sono state prese da tutti. Le votazioni avvenivano nel modo tradizionale Mapuche, per alzata di mano o assenso vocale. Anche la partecipazione ai vari gruppi di lavoro è stata attiva e risoluta. Persone di provenienza geografica e sociale diversa si sono impegnate per comunicare e lavorare insieme. Inoltre abbiamo ripetutamente avuto l'impressione che i delegati hanno molto ben presente i propri problemi, e hanno idee chiare sulle possibili soluzioni e strategie da adottare. Non si è quindi trattato di un'occasione per chiedere aiuti dall'esterno, ma di un semplice aiuto per iniziare per poter decidere in modo autonomo il proprio futuro. Che questo richieda unità e una prospettiva di lavoro orientata verso il futuro ma basata sulla propria storia, cultura e le proprie risorse era un punto chiaro a tutti i delegati, e più che una meta ha costituito il punto di partenza dei lavori del congresso. In questo senso va visto anche l'assenso unanime all'alleanza strategica votata già durante il primo giorno di congresso.

Riassumendo possiamo affermare che il "Congresso per un'Alleanza Strategica del Popolo Mapuche" abbia di fatto creato una base per un lavoro autonomo e orientato verso il futuro. Ovviamente nessuno può garantire che il processo appena messo in atto abbia successo, ma in considerazione del lavoro finora fatto, il nuovo parlamento Mapuche dovrebbe ricevere se non altro la possibilità di lavorare liberamente e di poter imparare dalle difficoltà in modo da allargare ulteriormente la partecipazione di altre organizzazioni, associazioni e singole persone, e in futuro poter davvero parlare a nome di tutti i Mapuche.


Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/mapuche-it.html | www.gfbv.it/3dossier/pinochet.html | www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030808ait.html | www.gfbv.it/2c-stampa/1-00/12a-1-it.html | www.gfbv.it/3dossier/seattle-it.html | www.gfbv.it/3dossier/diritto/ilo169-conv-it.html

* www: liwen_temuko.tripod.com/map.interest.html | www.mapuche-nation.org/ | www.universidadmapuche.org/ | www.congresomapuchelota2003.dm.cl | www.geocities.com/CapitolHill/5443/index.html | www.iidh.ed.cr/ | www.derechosindigenas.cl | members.aol.com/mapulink | www.relca.net/oca/index.html | www.soc.uu.se/mapuche/

Ultimo agg.: 12.12.2003 | Copyright | Motore di ricerca | URL: www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/lota2003-it.html | XHTML 1.0 / CSS | WEBdesign, Info: M. di Vieste
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