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Cina: a Tibetani, Uiguri e membri di Falun Gong si impedisce di fatto la difesa legale

La Cina mette a tacere gli avvocati che si occupano di diritti umani

Bolzano, Göttingen, 22 luglio 2010

Arresto di un membro di Falun Gong. Arresto di un membro di Falun Gong.

Il Ministero della giustizia cinese ha tolto l'abilitazione alla professione ad almeno sei avvocati di Pechino che si erano dichiarati disponibili a difendere esponenti tibetani, uiguri o seguaci di Falun Gong attualmente in carcere. In seguito all'annuale rinnovo dell'abilitazione alla professione, a luglio 2010 le autorità cinesi hanno negato il rinnovo a un numero finora imprecisato di avvocati impegnati in cause riguardanti i diritti umani negando in tal modo l'assistenza legale a Tibetani, Uiguri e seguaci del Falun Gong.

Tra gli avvocati colpiti dal provvedimento c'è l'avvocato Jiang Tianyong del rinomato studio "Globe Law" di Pechino. Questa è la seconda volta che l'avvocato si vede negare il rinnovo dell'abilitazione ma nonostante le intimidazioni subite in passato, Jian Tianyong aveva assunto la difesa di manifestanti tibetani e seguaci di Falun Gong incarcerati. Durante un'udienza del Congresso statunitense Jiang Tianyong aveva inoltre criticato pubblicamente la situazione giuridica nella Repubblica Popolare cinese.

Altri avvocati colipti dal mancato rinnovo sono Wen Haibo dello studio "Shunhe Law Firm", Yang Huiwen di "Anhui Law Firm", Zhang Lihui dello stuio "G&G" e gli avvocati Li Jinsong e Tong Chaoping. Durante le udienze per il rinnovo dell'abilitazione gli avvocati Li Heping, Li Jinglin e Li Xiongbing sono stati pesantemente intimiditi, messi sotto pressione e invitati a "non accettare casi politicamente sensibili né a rilasciare interviste a giornalisti".

Ogni anno a maggio gli avvocati cinesi devono rendere conto del lavoro da loro svolto durante l'anno trascorso. Le loro relazioni vengono controllate dalle associazioni di avvocati nominate dallo stato e dal Ministero della giustizia cinese. Dal 2008 ad oggi il Ministero della giustizia ha emesso tre diverse disposizioni per il controllo dell'affidabilità politica degli avvocati che di fatto rendono impossibile un'assistenza legale seria per gli imputati.